Almirante. “Le Colonne d’Ercole”. Un documento di straordinaria attualita’.

* a cura di: Giovanni De Luca

Almirante: “queste sono le colonne d’Ercole che mai nessuno deve oltrepassare“.

Il documento che pubblichiamo fu affidato alla Giorgio Almirante all’On. Mirko Tremaglia prima della celebrazione del XV° Congresso Nazionale del Msi a Sorrento nel novembre 1987:

a) Il movimento Sociale Italiano e forza di autonomia di opposizione e contestazione, che nel Parlamento e nei consessi degli enti locali esprime e tutela le istanze del paese reale, i e in antitesi storica e morale con le forze del potere eredi del cnl.

b) la opposizione missina deve dunque essere intesa e praticata, a tutti i livelli, come opposizione di alternativa globale al sistema, respingendo ogni tentativo o velleità di inserimento tattico o strategico; per le ragioni e stesse che hanno determinato, 40 anni fa, la nostra nascita: E che ci hanno consentito, nella fedeltà alle origini, dibattere congiure esterne e interne, e di trasmettere un messaggio vitale pulito alle giovani generazioni.

c) il nostro messaggio si chiama nuova Repubblica, e consiste nell’armonia tra i valori fondamentali dello Stato, della nazione del lavoro. A quanti nel momento cattolico è più esattamente clericale, e nel mondo della sinistra moderata o estrema, vanno tentando di accreditare la formula “meno Stato e più Societa”, noi rispondiamo che lo Stato o e sociale o non è; che la nazione o si realizza nello Stato o viene meno come valore; che il lavoro è garantito dallo Stato o è perdente e che pertanto la forma dell’avvenire, la formula in cui si realizza la Terza Via al di là del liberal capitalismo e del marxismo, formula cui si ispira il messaggio di nuovo Repubblica male del lavoro rezzato nell’ordine e nella libertà.

d) il nostro messaggio politico, lungo dall’isolarci, si esprime in una triplice sfida nei confronti di tutte le forze pigramente conservatrici, dalla Dc e soci fino al PCI e sudditi, la sfida della protesta, la sfida della proposta, la sfida del confronto.

e) nella pienezza della nostra autonomia politica e programmatica, non commetteremo l’errore di isolare l’una dall’altra le 3 fasi della nostra iniziativa tuttocampo. Protesta, proposta e confronto debbono marciare in parallelo, di guisa che il mondo delle categorie morali, sociali, economiche ogni giorno specchiarsi nelle nostre iniziative; di guisa che il confronto sia carico di protesta e di proposta, chiarendo in via definitiva chi è il MSI respinge, per loggi e per il domani, qualsiasi alleanza di vertice, qualsiasi compromesso con il vertice, qualsiasi inserimento nel vertice, affinché il popolo, nostro unico interlocutore, si senta da noi interpretato è solo con noi vincente.

f) il confronto, per essere valido è aperto, deve spalancare le porte non solo dell’avvenire, ma anche nel passato, perché condizione essenziale per la validità del nostro messaggio ai giovani, è che dalle radici ai germogli la pianta sia una e sia feconda. Non si tratta dunque di apologizzare straccamente il fascismo, ma si tratta certamente di storicizzare lo per archiviarlo. Il fascismo dev’essere dagli anziani fedeli consegnato come messaggio di Avvenire ai giovani coraggiosi e puliti; anche perché è un semplice e rapido raffronto tra “l’ieri” fascista consente di stabilire che il fascismo, non come irripetibile formula di governo di potere, ma come movimento di idee e di libere coscienze e di valide virgola si colloca avanti, molto avanti, nel divenire del popolo italiano. Basta confrontare la scuola di Giovanni Gentile con la scuola della Falcucci e dei suoi analfabeti successori; il lavoro garantito esaltato dalla carta del 21 aprile 1926 e dai successivi istituti, fino alla socializzazione, sì, non originali non realizzati articoli numero 39, 40 e 46 della Costituzione ciellenista: Concordato del 1929 tra Stato e Chiesa, con i traballanti accordi tra il Vaticano e il non- Stato italiano; la “giustizia giusta” dei codici Rocco e le mine anti giustizia disseminate dagli eredi del CNL nel sottosuolo di una Italia spogliata dei Suoi diritti.

g) la politica del confronto si estende al campo internazionale, con la “Yalta n. 2”, che proprio in questa settimana si celebra. Ancora una volta (e il Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale non è certamente felice virgola classe dirigente, di doverlo rilevare), infatti, dopo tanti anni, ci danno ragione. Fumasoli, o quasi, nei giorni le nostre origini, a richiamarci a l’ideale europeo, alla coscienza di Europa, alla necessaria difesa di tutta l’Europa, contro la “Yalta n. 1”, contro la europa, contro la mostruosa Intesa anti- Europa da parte delle super- potenze.
Abbiamo oggi registrare che gran parte di Europa, li naturalmente esclusa, è angosciata per l’abbandono in cui versa, indignata per il tradimento che è costretta a subire. Anche, e soprattutto, per quel che concerne la politica internazionale, il nostro messaggio è di conferma della formula: Alleati sì, doppio gioco no, servi mai punto e virgola ed è dunque un messaggio indirizzato verso l’avvenire. E, si traduce in una responsabile globale scelta europea, che mobiliti le forze nazionali e risvegli nei popoli, con particolare riguardo alle giovani generazioni la coscienza di Europa.

h) questo sono gli impegni, i traguardi di fondo che il MSI, nel suo XV Congresso Nazionale si  impegna a realizzare. Traguardi che necessitano, in maniera assoluta, di responsabilità.Nella unità del partito sta la salvezza e la vittoria dell’idea, e nell indirizzo politico, che il partito esprime, dal vertice alla base, dal segretario del partito al più giovane tra gli iscritti.

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